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“Conoscere il territorio è l’unico modo per salvarlo”. Intervista all’Associazione Piedi in Cammino

“Conoscere il territorio è l’unico modo per salvarlo”. Intervista all’Associazione Piedi in Cammino

Di nuovo in cammino dopo il lockdown: dagli eremi del Monte Pisano alle tratte della Via Francigena, dall’acquedotto che porta a Lucca ai dinosauri di Agnano, Francesca Origlia ci racconta cosa vuol dire scoprire (e far scoprire) il territorio assieme all’Associazione Piedi in Cammino.

“Il mio percorso preferito è la Via Francigena, in tutte le sue sfumature. L’ho fatta da sola, da San Miniato a Roma, ma anche portando gruppi, ed è sempre un’esperienza diversa. Mi piace condividere quello che di volta in volta scopro, vedere che le persone apprezzano il cammino nonostante le difficoltà. Ci vogliono resistenza, sopportazione, mal di piedi!” Quando Francesca Origlia parla della Francigena, si illumina. Guida escursionistica abilitata, per l’Associazione Piedi in Cammino ricopre anche il ruolo di segretario nel consiglio direttivo e referente per l’Educazione Ambientale.

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Francesca Origlia (fonte immagine: sito web di Piedi in cammino)

La passione di Francesca per la natura nasce dal suo percorso di studi, la geologia. Da lì, un corso di marketing turistico le ha fatto trovare il punto di intersezione perfetto fra turismo e scienze, come ci spiega: “Mi piace valorizzare il territorio, far scoprire luoghi meno conosciuti e condividere con gli altri le cose che so.” Del resto, la stessa Associazione Piedi in Cammino si prefigge questo scopo: dal 2010 promuove il trekking come mezzo per conoscere e valorizzare l’ambiente nei suoi aspetti naturali e culturali, non solo per persone allenate al “mal di piedi”. L’agonismo non abita qui e, seppur l’Associazione proponga anche escursioni in cui è necessario avere un po’ di esperienza, non mancano gli itinerari accessibili a chi cerca un momento di “stacco” dalla vita quotidiana, alla scoperta della natura vicino Pisa.

“Sono proprio queste le escursioni che hanno più successo – Racconta Francesca. – Le passeggiatone semplici di mezza giornata attorno al territorio, facili da raggiungere. L’anellino Sulle tracce dei dinosauri, nella zona di Agnano sul Monte Pisano, ha molto successo anche fra i bambini! La Via Francigena, invece, prevede un trekking un po’ più impegnativo. Proponiamo diverse tratte, per esempio in Val d’Orcia, che durano anche 2 o 4 giorni. Ogni volta mi dicono ‘Portaci a Roma!’, così ogni anno, oltre a riproporre alcuni tratti, ne aggiungiamo altri per arrivarci. Facciamo un pellegrinaggio a pezzetti! E io lo faccio vivere come il pellegrino vero, si crea un’atmosfera particolare, ci si estrania dalla routine e i paesaggi sono meravigliosi… un percorso che vale la pena fare a piedi.”

Un altro grande protagonista dei trekking di Piedi in Cammino è il nostro Monte Pisano che riserva sempre grandi soprese. “Ha una natura molto varia, – spiega Francesca – ci sono zone boscose, altre più spoglie, tante grotte e aspetti naturalistici da scoprire. Ma del Monte Pisano, i pisani spesso non sanno che ci sono anche molti ruderi che ci raccontano la storia del territorio. Due temi su cui abbiamo puntato riguardano proprio questo. Uno è il sistema difensivo da Ripafratta a Vicopisano, che completa quello delle Mura: oltre alla Verruca ci sono molte rocche e torri di avvistamento. L’altro si chiama La Tebaide del Monte Pisano e riguarda la vita eremitica: il monte è ricco di monasteri ed eremi medievali frequentati in passato da eremiti e pellegrini. Purtroppo queste testimonianze sono in totale abbandono: farle conoscere è l’unica possibilità che abbiamo per salvarle.”

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In cammino su una delle varianti della Via Francigena (fonte foto: pagina Facebook Piedi in Cammino)

Quest’anno, il Covid-19 e il lockdown hanno messo il freno anche alle attività di Piedi in Cammino, scompaginando il ricco calendario di escursioni primaverili: uno dei periodi migliori per mettersi in marcia. “Durante lo stop forzato abbiamo tenuto i contatti con i soci e gli affezionati. A giugno, per provare a ripartire, abbiamo proposto due passeggiate semplici nel Parco di Tombolo, un’area poco nota del litorale. Al litorale, infatti, dedichiamo il progetto Marina Cammina, e la nuova pista ciclabile sarà molto utile per far conoscere anche queste zone. Per il resto, ripartire d’estate è difficile, è caldo per il trekking.”

Le iscrizioni per le prossime escursioni, però, sono già aperte. Le attività ricominceranno il 29 agosto con un grande classico di Piedi in Cammino: la Via degli Acquedotti da Lucca a Pisa, in due giorni. Il tutto, con le precauzioni necessarie. “Siamo affiliati alla FIE quindi dobbiamo rispettare i loro dettami. In più abbiamo preso accordi con le altre associazioni toscane per muoverci in modo analogo: numero ridotto di partecipanti, mascherine, nessuno scambio di cibo e bevande e uso di gel disinfettante. Noi stessi portiamo un kit igienizzante, per ogni necessità.”

Scoprire aspetti nascosti del territorio, trascorrere del tempo di qualità all’aria aperta, imparare il rispetto per l’ambiente… ci sono molti buoni motivi per scoprire la natura assieme a Piedi in Cammino. Fra cui uno particolarmente importante in questa fase che stiamo vivendo, dove il distanziamento sociale dei mesi scorsi ha causato anche solitudine ed emarginazione. “È un momento di convivialità. – Conclude Francesca. – Si formano gruppetti di affezionati che si legano e poi ritornano. L’atmosfera è rilassata, senza barriere: un aspetto sociale che ci preme molto, perché quando vedi che una cosa funziona e si creano delle amicizie allora hai fatto qualcosa di buono.”

Per maggiori informazioni visita la scheda di Piedi in Cammino su Viviamo Pisa.

In copertina: In cammino verso il Monte Pisano (fonte immagine: pagina Facebook di Piedi in Cammino)

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