Babbo Natale ai tempi del Covid. Che faccio? Anticipo?
Amore, che ne dici di scrivere oggi la lettera per Babbo Natale? Secondo me col Covid ha bisogno di più tempo per organizzarsi…
Non so da voi, ma a casa mia il Covid ha fatto scattare il panico natalizio anzi tempo. Ecco la mia storia dell’ansia da regali 2020. Con una conclusione a lieto fine e un regalo da Viviamo Pisa.
Fase 1 – Il panico (come tutti i Natali, ma prima)
Premetto che non so bene così si intenda con “fare le cose per tempo per Natale”, in genere io me ne ricordo quando tutti gli altri hanno l’albero fatto da almeno un paio di settimane. Da qualche anno il figlio mi ha costretto ad anticipare i tempi, dato che “quanto manca a Natale?” arriva anche prima dei panettoni al supermercato (che pure sono parecchio precoci).
Insomma, comprensibile o meno, quest’anno il panico-regali mi ha assalito anzitempo. Credo di aver immaginato una situazione surreale in cui volevo evitare una calca nei negozi contingentati. Una cosa stranissima, ma l’idea di cercare i regali di Natale per i bambini ai tempi del Covid mi ha scatenato contemporaneamente horror vacui, agorafobia, misantropia e idiosincraisa. Stranissimo, ma in ogni caso il mio cervello ha registrato un livello di difficoltà più alto del solito e da qui la richiesta alla creatura: “anticipa la lettera a Babbo Natale. Scrivila ORA!!!!!”
Fase 2 – Attenuazione dell’ansia natalizia
Prima di tutto ho scoperto che giocattolerie e librerie sono regolarmente aperte anche in zona rossa. Questo mi ha lievemente tranquillizzata, ma non del tutto: lieve calo dell’horror vacui, notevole aumento di misantropia.
Per non peggioreare la situazione ho continuato a insistere per la lista precoce.
A quel punto eravamo – per fortuna – alle frasi di cortesia: cercare di spiegare che almeno “ciao”, “grazie” e “per favore” possono migliorare l’effetto della lettera e delle richieste.
Fase 3 – Ora che ho la letterina: chi mi trova Babbo Natale?
Ora ho la lista e devo organizzarmi, altra cosa che non mi va proprio a genio. Vorrei procurarmi tutto in zona e il prima possibile (anche se poi dovrò gestire l’occultamento). L’idea è quella di andare nella giocattolerie e nelle librerie pisane per scoprire cos’hanno di quello che serve e cosa è possibile ordinare. In questo modo avrò praticamente il “mio” Babbo Natale personale che mi chiama quando è tutto arrivato e mi evita ulteriori fatiche. Spero che funzioni, male che vada, avrò il tempo di cercare qualcosa anche online.
Secondo voi è un buon piano? Perché, nel caso potrei calmarmi e rilassarmi.
Ah bene.
Noooo, mannaggia, ora che sono adulta mi tocca pure fare i regali agli adulti… A questa rivelazione (che torna immancabilmente tutti gli anni) la misantropia ha raggiunto quota mille.
Ma per fortuna lo staff di Viviamo Pisa è venuto in mio soccorso con un’idea che spero sarà utile anche a voi. Nei prossimi giorni vi sveleremo qualcosa di più, ma sostanzialmente l’idea è quella di raccogliere qualche succosa idea per i regali di Natale direttamente dalle vie della nostra città.
State all’erta, noi vi faremo sapere!